In un mondo in cui molti consulenti di marketing si presentano come i “salvatori” delle aziende, è importante chiarire un concetto fondamentale. L’obiettivo di un consulente è quello di aiutare i propri clienti, ma dobbiamo essere realisti sulla portata del nostro contributo: non possiamo salvare tutti.
Questo articolo affronta il ruolo dei consulenti di marketing e spiega perché non è sempre possibile aiutare alcune aziende, anche se ci sforziamo al massimo. Chi non possiamo aiutare?
Chi Ricade negli stessi Errori
A volte, ci troviamo di fronte ad aziende che, nonostante abbiano le risorse e le conoscenze necessarie, continuano a compiere errori strategici consapevoli. Nel mondo del marketing, vale la legge della selezione naturale: sopravvivono le aziende che sanno adattarsi. È una realtà spietata, ma vera. Il consulente di marketing non può cercare di “salvare” ogni azienda. Alcune aziende, nonostante i migliori consigli, continuano a ignorare le best practice e a dirigersi verso la propria auto-distruzione.
Chi ignora i Consigli del Consulente
Gli esempi di aziende che rifiutano di ascoltare i consigli del consulente sono purtroppo tanti. Il consulente può fornire dati oggettivi e consigli basati su anni di esperienza, ma se l’azienda continua a ignorarli, dobbiamo accettare i limiti del nostro ruolo. Non siamo qui per implorare le aziende di cambiare, ma per offrire consulenza e guidarle verso il successo.
Il consulente di marketing non è un “salvatore” universale. Non possiamo salvare tutte le aziende, soprattutto se queste persistono negli errori consapevoli. Il nostro compito è fornire consulenza basata su dati e competenze, ma spetta alle aziende decidere se vogliono adottare le migliori pratiche o continuare sulla strada sbagliata. Non possiamo e non dobbiamo salvarvi tutti.